lunedì 11 settembre 2017

Quando i soldi c'entrano poco. Il danno non patrimoniale.



Nella tutela della salute (che, come ricordiamo, è un diritto sancito dalla Costituzione) è compresa anche la salute psichica, sebbene la questione del danno alla persona sia stata tradizionalmente appannaggio delle scienze psichiatriche oppure delle scienze medico-legali. Ciò poiché fino a circa un decennio fa l'unica valutazione del danno possibile era di tipo biologico. L'area della valutazione del danno a cura di psicologi è dunque recentissima, e per questa ragione non dispone di una letteratura corposa.

Il danno non patrimoniale è un costrutto unico, una categoria generale che non può essere suddivisa in autonome categorie di danno. È solo a fini descrittivi e psicologico-giuridici che si adottano le distinte denominazioni di “danno morale”, “danno esistenziale” e “danno psichico”. Il danno biologico, quindi, può rimanere puramente tale, oppure intrecciarsi con ciascuna delle tre categorie, poiché a qualsiasi evento di natura biologica è possibile associare una conseguenza morale, esistenziale o psicologica.

giovedì 7 settembre 2017

Intrappolati nel Web: I meccanismi alla base della dipendenza da internet


Le tecnologie, in particolare quelle informatiche e telematiche, sono la vera novità del III millennio, quella che viene ormai definita “ era digitale”. Siamo continuamente immersi nel virtuale e sembra che non si riesca più a vivere senza essere “connessi” ed informati in tempo reale.


Secondo la ricerca Digital in 2016 gli utenti di Internet (senza distinzione desktop-mobile) sono 3,4 miliardi, il 46% della popolazione mondiale. Cifre in crescita esponenziale negli ultimi anni, e basta osservare il numero di utenti attivi sui social network oggi per comprendere cosa si cerca principalmente on line.